martedì 22 agosto 2017

I giurati del Premio La Quara 2017 : Liliana Segre

Quest'anno ci siamo superati.

La nostra giuria, da sempre, è il nostro orgoglio, quel particolare che alza esponenzialmente il valore del premio letterario, e ci permette ogni anno di conoscere persone meravigliose, oltre che di attrarre tanti partecipanti, aspiranti scrittori felici di far leggere i propri scritti a tali autorità del settore.

Ogni anno la nostra giura cambia, per volontà nostra e per garantire una pluralità di opinioni e al contempo far conoscere la nostra realtà ai maggiori scrittori e giornalisti a livello nazionale.

Quest'anno il tema INDIFFERENZA è nato grazie alla presenza di LILIANA SEGRE, che non sarà presente fisicamente alla premiazione ma ci saluterà con una diretta telefonica.

                                          Liliana Segre con Antonio Ferrari e il sindaco di
                                          Borgo Val di Taro Diego Rossi

Donna straordinaria, di una forza che si percepisce nelle sue parole, nel suo incedere, nella sua costante attività di divulgazione della memoria di ciò che è stato, e che lei ha vissuto in prima persona.
Liliana Segre il 30 gennaio 1944 venne deportata dal Binario 21 della stazione di Milano Centrale al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, che raggiunse sette giorni dopo. È subito separata dal padre, che non rivedrà mai più, morto ad Auschwitz il 27 aprile 1944. Nel giugno del 1944 anche i suoi nonni paterni, arrestati a Inverigo (Como) il 18 maggio 1944, furono deportati e uccisi al loro arrivo ad Auschwitz il 30 giugno.

Alla selezione Liliana Segre riceve il numero di matricola 75190 tatuato sull'avambraccio. Fu impiegata nel lavoro forzato nella fabbrica di munizioni Union, che apparteneva alla Siemens, lavoro che svolse per circa un anno. Durante la sua prigionia subì ancora tre altre selezioni. Alla fine di gennaio del 1945 affrontò la marcia della morte verso la Germania dopo l'evacuazione del campo.

Liliana venne liberata il primo maggio 1945 al campo di Malchow, un sottocampo del campo di concentramento di Ravensbrück. Dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni che furono deportati al Campo di concentramento di Auschwitz, Liliana è tra i soli 25 sopravvissuti.


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